Pan by Knut Hamsun

Pan by Knut Hamsun

autore:Knut Hamsun [Hamsun, Knut]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: History, General, Norwegian Fiction
ISBN: 9781434429520
Google: AjhevxDK2zsC
Amazon: B01EC6FDWM
editore: Adelphi
pubblicato: 2011-09-14T22:00:00+00:00


19.

Odo una voce di donna davanti la mia capanna, il sangue mi sale alla testa: è la voce di Edoarda.

"Glahn, ho sentito che Glahn è malato. E' vero?"

La mia lavandaia dalla soglia rispose: "E' quasi ristabilito". Quel "Glahn, Glahn" mi entrò nell'intimo delle fibre. Ella disse due volte il mio nome e la sua voce era limpida e tremante. Aprì la porta senza bussare, entrò di corsa e mi guardò. Di colpo mi vidi trasportato ai giorni d'una volta: ella portava la sua camicetta ritinta e s'era allacciata il grembiule un po' in basso per farsi la vita lunga. Lo notai subito, e il suo sguardo, il suo viso bruno con le sopracciglia inarcate sulla fronte, la strana espressione delle sue mani, tutto mi travolse e mi sconcertò. lo l'ho baciata, pensai. Mi alzai e rimasi in piedi.

"Vi alzate? Rimanete lì" disse. "Sedetevi, avete il piede malato, ve lo siete ferito. Dio mio, come è stata? L'ho saputo ora soltanto. In tutto questo tempo ho pensato: che cosa sarà di Glahn? non viene più. Non avevo un'idea di nulla. Vi siete sparato, ho sentito, parecchie settimane fa, ed io non ne sapevo niente. Come state ora? Siete diventato molto pallido, non vi riconosco più. E il piede?

Rimarrete zoppo? li dottore dice che non zoppicherete.

Quanto vi amo perché non zoppicherete, e ne ringrazio Iddio. Scuserete, spero, che io sia entrata così in fretta, sono venuta di corsa... "

Si chinò su me e vicina com'era sentii sul viso il suo respiro; cercai di prenderle le mani ma ella si scostò. Aveva ancora gli occhi umidi. "E' andata così" balbettai. "Volevo riporre il fucile nell'angolo ma lo tenevo male, così, su e giù, poi udii improvvisamente uno sparo. E' stata una disgrazia."

"Una disgrazia" ripeté sopra pensiero. "Fate vedere, è il piede sinistro. Ma perché proprio il sinistro? Già, è stato un caso... "

"Sicuro, un caso" la interruppi. "Come faccio a sapere perché è stato il piede sinistro ? Voi vedete, tenevo il fucile così, non poteva essere quindi il destro. Oh non è stata una cosa molto allegra."

Mi osservò pensierosa.

"Be', siete dunque in via di guarigione" disse guardandosi intorno nella capanna. "Perché non avete mandato la donna da noi a prender da mangiare? Di che cosa siete vissuto?"

Parlammo ancora per qualche minuto. E io le chiesi:

"Quando siete venuta eravate commossa e i vostri occhi lampeggiavano. Mi avete stretto la mano. Ora i vostri occhi sono di nuovo indifferenti. O m'inganno?" Una pausa.

"Non si può essere sempre uguali... "

"Ditemi questa volta soltanto: che cosa potrei aver fatto o detto, per esempio, in questo caso per suscitare il vostro malumore? Mi potrebbe forse servire di norma per l'avvenire."

Ella guardava dalla finestra, fuori verso l'orizzonte lontano, guardava pensierosa davanti a sé e mi rispose senza voltarsi: "Niente, Glahn. Talvolta si hanno i propri pensieri. Siete ora di cattivo umore? Pensate, alcuni danno poco ed è motto per loro, altri danno tutto e non gli costa nulla; chi ha dato di più? Siete diventato malinconico durante la vostra malattia.



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